Come la Pasqua cattolica, quella ortodossa festeggia la Resurrezione di Cristo ma segue il calendario giuliano.
Sono diverse le tradizioni esistenti in tutto il mondo, e oggi, domenica 16 aprile, si festeggia la Pasqua ortodosse che, a differenza di quella cattolica, segue il calendario giuliano anziché quello gregoriano. Pur se celebrando anch’essa la Resurrezione di Cristo, sono diverse le usanze che si seguono: di cosa stiamo parlando esattamente?
La decorazione delle uova
Durante la messa della Pasqua ortodossa, il sacerdote benedice i fedeli e i cesti di pietanze contenenti uova dipinte e kulichi (la torta pasquale della tradizione). Così come in Ucraina, anche in Russia e nella Repubblica di Macedonia si celebra questo evento allo stesso modo.
Emblema di questa giornata sono le decorazioni delle uova, tradizione dal I secolo d.C., che vengono dipinte in maniera variopinta, e poi sistemate delicatamente all’interno dei cestini. La decorazione, affidata soprattutto ai bambini, inizia il giovedì Santo prima dell’alba quando le prime tre uova di Pasqua sono dipinte di rosso.
Successivamente è possibile sbizzarrirsi con colori e tecniche, utilizzando tinture naturali o cere per creare dei disegni sul guscio. Per chi non riesce o non ha il tempo di prepararle da sé, queste uova possono essere acquistate direttamente nei mercati.
Le tradizioni del Venerdì Santo
Nel venerdì Santo, che segna il giorno della crocifissione di Gesù, le uova e altri cibi vengono portati in chiesa dai fedeli, svolgendo inoltre delle processioni per le vie delle città. In Grecia, ad esempio, i fedeli portano un epitaffio fino al mare, tra i fuochi d’artificio; a Bucarest invece un crocefisso viene portato a spalla fuori da una chiesa.
In Bulgaria inoltre vengono organizzate corse di cavalli nel giorno di San Teodoro (Todorov den), che quest’anno è caduto il 4 marzo. La festa viene chiamata anche “cavallo di Pasqua”.